Ipotesi sulla natura di Dio: chi è, cos'è Dio? |
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Religione - Teologia razionale | |||
La singola formica è stata paragonata ad una cellula celebrale Questo è un ottimo confronto dal momento che , se noi estraiamo una formica o un piccolo gruppo da una colonia queste perdono le funzioni vitali e non possono sopravvivere. E’ come estrarre delle cellule dal cervello di un uomo ed aspettarsi da queste la formulazione di un pensiero. Per la stessa ragione una singola formica agisce in maniera non corretta e migliora leggermente il suo comportamento in compagnia di qualche altra. Al contrario, una colonia di formiche è in grado di creare una società complessa dove l’agricoltura (sviluppando certe specie di funghi) e le modalità di gestione della colonia ( generando un altro tipo di insetto per produrre una essenza lattiginosa) sono state realizzate prima di quanto abbia fatto l’umanità. Possiamo dire che in una colonia di formiche esiste quello che chiamiamo intelligenza distribuita. Un singolo esemplare sembra non avere discernimento ma la colonia come complesso mostra quella che chiamiamo intelligenza. Una colonia con intelligenza distribuita può essere definita come una entità composta da numerose piccole componenti della stessa specie. Questi componenti individuali sono in grado di interagire l’un l’altro e lavorando insieme possono realizzare funzioni che appaiono appartenere a qualche intelligenza. Per intelligenza si intende una qualche entità che quando incontra situazioni variabili può realizzare nuovi modi di aver successo o sopravvivere. Ad esempio le formiche quando hanno bisogno di attraversare un flusso di acqua formano una catena con i loro corpi per costituire un ponte in modo tale che il resto della colonia possa attraversarlo. Alcune di loro realizzando la catena annegano ma la vita del singolo individuo è insignificante per la colonia. Anche le api appartengono precisamente a questa categoria. Può questa caratteristica applicarsi a qualcosa che non appartiene al mondo animale? Atomi messi insieme possono creare intelligenza. Il mondo animale è fatto di atomi. Ma gli atomi, sebbene, interagiscano l’un l’altro, quando formano una entità intelligente, richiedono la combinazione di molti differenti tipologie per realizzare questa funzione. Gli atomi quindi mancano di uno dei requisiti che sono necessari per costituire una intelligenza distribuita perché differiscono l’un l’altro. Soltanto il blocco di costituzione basica dell’Universo presenta i requisiti di una intelligenza distribuita; questo blocco base è costituito dai neutrini. Essi interagiscono l’un l’altro impiegando onde elettromagnetiche (i fotoni). I neutrini sono invisibili buchi neri che catturando fotoni, creano elettroni, protoni e neutroni. Queste particelle nucleari interagendo l’un l’altra , danno luogo a tutto ciò che esiste nell’Universo. Una cosa da ricordare del neutrino e' che e' infinitesimamente piccolo di dimensioni ed infinitamente grande come peso specifico e si può dimostrare usando la matematica che e' connesso direttamente al mondo invisibile. Il neutrino oscilla continuamente tra il mondo visibile e il mondo invisibile e solo quando la luce appare ( onde electromagnetiche) comincia a costruire il nostro universo.
Esiste quindi la possibilità di ritenere l’Intelligenza Assoluta costituita da particelle elementari distribuite nell’Universo con evidente conferma della concezione panenteistica anche dal punto di vista scientifico. L’affermazione di Einstein riguardo la scienza e la religione, pertanto, ci sembra la base per costituire una nuova disciplina che guardi in modo nuovo a ciò che ci circonda evitando che siano ancora attuali le considerazioni di quel mistico che ha affermato: un Dio comprensibile non è più un Dio, ovvero come ha scritto il Poeta: Vuolsi così colà dove si puote ciò che si vuole, e più non dimandare. E’ necessario parlare anche di teologia razionale perché con semplici considerazioni logiche è possibile dimostrare che la probabilità dell’esistenza del Dio Creatore è molto maggiore di quella della sua negazione. Senza ricorrere alla famosa scommessa di Pascal si può affermare che l’uomo è una entità ‘religiosa’ che guarda verso il soprannaturale, che è consapevole della sua limitatezza e cerca l’Assoluto; non si guarda intorno, guarda oltre, all’infinito e all’eterno. E’ profondamente convinto dell’esistenza del soprannaturale e lo cerca in ogni modo, ma è distratto dalle necessità della vita, dai falsi valori che l’attuale società gli propone tramite la potenza dei mass media, dalla pigrizia mentale che lo sviano al punto da non fargli avvertire la necessità di dare un senso compiuto alla vita. Non a caso Victor Frankl parla di inconscio spirituale, cioè di una spiritualità insita nell’uomo che lo fa sentire insicuro, ansioso, incompleto se non accetta come punto di riferimento certo l’esistenza del Divino. Con l'Evoluzione Intelligente, Dio non si è limitato a produrre una macchina uomo ad ‘alta tecnologia’, ma a lasciare tracce evidenti del Suo operato e soprattutto a scrivere le Leggi Cosmiche (perché con l’inconscio spirituale si intende anche la cosiddetta coscienza), che quando la creazione arriverà a compimento ( e purtroppo per verificare questa ipotesi ci vorranno secoli) produrranno una Umanità libera e giusta. Perché l’altruismo, la generosità, la cultura, l’amicizia e l’amore verranno riconosciuti come elementi di prima necessità in luogo di individualismo, egoismo, ignoranza, materialismo e avidità. Questo possiamo ragionevolmente supporre, se accettiamo la Creazione come un atto d’amore infinito.
Antonio ALBINO
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